Lentamente muore chi diventa schiavo dell' abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all' errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l' incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l' amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l' ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
P. Neruda
Nell' esplorare il web, mentre cercavo delle informazioni su un' azienda che mi ha invitato ad un colloquio conoscitivo, mi sono imbattuto in questa poesia: essa mi ha colpito talmente, che ho sentito la necessità di riportarla nel mio "diario di bordo".
Il link è: http://www.bipmarketing.it/consiglidiautore.html
Pubblicato da Alfredo Scafuri
martedì 23 dicembre 2008
DAL WEB
domenica 21 dicembre 2008
SALUTI!
La redazione del blog Pellezzano Libera saluta chi ha sempre seguito il blog costantemente, anche in questo periodo di pausa! Si avvisano i lettori di questo blog che prossimamente si provvederà ad aggiornarlo! Restate in attesa ...
ALFREDO SCAFURI
venerdì 26 settembre 2008
DETTI POPOLARI!
Vengono dati, ai lettori del blog, due "spunti di riflessione"!
Nella categoria "diario di bordo" troveranno posto, da oggi, anche delle massime come quelle che vi presento!
"Prima di fare del bene, misura se il male che ne deriva lo puoi sopportare"!
"Il denaro non rende felici, ma calma molto .... molto i nervi"!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
lunedì 22 settembre 2008
FACCIA DI UNA MELA MORSA
Nel viaggiare nel meraviglioso mondo di internet, mi sono imbattuto in questa poesia!
Riprendo un detto popolare: questo rappresenta una parte della cultura popolare che non possiamo e non dobbiamo dimenticare!
Facci ri nu milu
Faccì ri nu milu muzzicatu
ti puzzano acciri a ti e a chi te crisciuto
vulivi je facennu lu giuvani avantatu,
vulivi burlà a me e non me futtutu
a te tri cosi su preparati:
la chiesa, li cambani e lu tavutu.
Traduzione
Faccia di una mela morsa
ti possono uccidere a te e a chi ti ha allevato,
volevi andar facendo il giovane vanitoso,
volevi burlarmi, ma non cui sei riuscito,
per te tre cose sono preparate:
la chiesa, le campane e la tomba.
Pubblicata da Alfredo Scafuri
Tratta dal sito http://www.comune.montano-antilia.sa.it
mercoledì 17 settembre 2008
ALTRI MOMENTI BELLI (?) DEL PARCO URBANO DELL' IRNO!
Altre foto del Parco Urbano dell' Irno: come si evince dalle foto, lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi visita questa parte del nostro territorio non è proprio entusiasmante!
Lo steccato, che la Comunità Montana "Zona Irno" aveva provveduto ad installare, non è in perfette condizioni! La pulizia è inesistente: solo un paio di cose mancano, rispetto all' ultima visita da me effettuata nel mese di dicembre: l' assenza di due frigoriferi, probabilmente guasti, abbandonati sugli argini!
Purtroppo, per mancanza di materiale fotografico, non mi è stato possibile documentare meglio ciò che avevo già riportato in preedenti post su quest' argomento!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
lunedì 15 settembre 2008
FOTO FIUME IRNO: LE BELLEZZE DEL PARCO URBANO!
Foto scattate al Parco Urbano dell' Irno, sul tratto di fiume in uscita dalle vasche, sempre nella parte del Parco posta a confine tra i comuni di Pellezzano e Baronissi!
Come si evince dalle foto, ci sono delle strane formazioni sull' acqua: l' orgine di tali formazioni è ignota!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
domenica 14 settembre 2008
CARCASSE DI CAPRE AL PARCO URBANO DELL' IRNO!
Da indagini effettuate a seguito di segnalazione, sono state rinvenute due carcasse di capre sul greto del fiume Irno (foto 1 - 2 - 3 - 4 - 5 la prima e foto 6 - 7 la seconda)!
Esse sono situate nel tratto del fiume in uscita dalle vasche, quelle che vengono comunemente denominate "laghetti", nella parte del Parco Urbano dell' Irno posta a confine tra i Comuni di Pellezzano e Baronissi.
Continua l' interesse della redazione del blog Pellezzano Libera, a seguito della già precedente denuncia effettuata in data 12 - 10 - 2007 (a tal proposito leggere il post: Parco Urbano dell' Irno: la nostra fogna a cielo aperto)!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
martedì 2 settembre 2008
I MIEI QUINDICI ANNI DA BURATTINO!
Tutto è iniziato nel lontano 1993, quando un "amico" mi chiese di fargli compagnia a tenere aperto un circolo locale di partito!
Non ebbi nulla in contrario: per varie vicende personali e familiari presi il tutto come un momento di distrazione, uno sfogo, un impegno che non mi facesse pensare ad altre cose!
Dai un giorno, dai un altro finché non mi ci appassionai!
Avevo all' epoca 17 anni e l' anno successivo sarebbe stata la prima volta che avrei votato, quindi un' occasione per conoscere chi fossero i miei rappresentanti di Governo!
Si andava avanti: ci si impegnava in campagna elettorale, nottate intere a "fare da attacchini"!
Ricordo che agli inizi del 1994 (nel mese di febbraio) avevamo, nella nostra frazione, il discorso elettorale (o comizio) dei nostri candidati per Camera e Senato! Lo stesso "amico" che mi aveva invitato a fargli compagnia, e col quale insieme ad altri avevamo passato notti intere ad "attaccare manifesti", mi chiese di dargli una mano ancora una volta ad "attaccare i manifesti" (per fare bella figura: immaginarsi che bella figura si sarebbe fatti se un candidato al Governo del Paese che viene dalle tue parti, per non dire "a casa tua", non trova nemmeno un manifesto in giro): io accettai!
Tutto ciò, in quella giornata, fu portato avanti in tre (questo ci impegnò fino al pomeriggio, avendo a disposizione giusto il tempo per andare a casa a cambiarmi e ritornare in paese: in certi casi la presenza numerosa fa testo)!
Alle politiche del 1994, sull' onda del cambiamento, avemmo un grande successo a livello nazionale, e nello specifico anche a livello locale (essendo stati eletti i due nostri rappresentanti)! I risultati però, cosa che mi parve un po' strana ma a cui non diedi grossa importanza all' epoca, se li attribuirono altri!
Ci furono sconvolgimenti, poi, a livello nazionale e, dopo due anni (nel 1996), stessa situazione stesso discorso! Passa il tempo e nulla cambia, fino alle amministrative del 1999!
In quell' anno si tenevano le elezioni comunali: il viavai della campagna elettorale iniziò!
Come ben sappiamo, per esperienza maturata, tutti ti conoscono in quel periodo (e per buona fede e per "vincolo di amicizia", un "aiuto" non si nega)! Fatto sta che si vincono le elezioni comunali (con l' elezione di coloro i quali avevano ottenuto il mio "interessamento" ed il mio "aiuto")! Dopodichè il solito discorso: ottenuto il tutto, nel momento in cui chiedi qualcosa (anche se non è per te ma riferito alla risoluzione di un problema reale che interessa un po' tutti i cittadini), devi prima fare la "caccia al tesoro" e poi verificare la reale "disponibilità" da parte di detti soggetti ad accogliere le tue istanze!
Elezioni politiche 2001: sempre in aiuto e a disposizione degli altri, stesso discorso delle precedenti elezioni!
Elezioni amministrative 2004: cambia l' anno, passa il tempo, ma ciò che non cambia sono il copione e gli attori!
Il tempo (inteso come lo scorrere della vita e come quello che hai disposizione), però, ti porta molte volte a fare conti su ciò che hai dato e ricevuto! La mia disponibilità verso gli altri non è mai mancata; il meglio che ho ricevuto da certi soggetti è la espressione: "Tu non conti niente"!
Passa il tempo e ti ritrovi a convivere con situazioni del tipo: se ti "vedono" in piazza, ti guardano sott' occhio quasi a dire "Speriamo che non si avvicini" e molte volte sono infastiditi della tua presenza! Molti di loro a stento provano a salutarti, ma con "grossa fatica"! Molte volte neanche rispondono al tuo saluto (come buona educazione vorrebbe)!
All' inizio del 2007, lo stesso "amico" citato in precedenza mi invitò a collaborare con la redazione di un sito, di cui faceva parte: iniziai dapprima in sordina, poi dal mese di settembre dello stesso anno con un po' più di continuità! A febbraio 2008 ci fu una riunione di redazione (la seconda), ma lo stesso "amico" che mi aveva invitato a collaborare non si presentò per screzi personali con gli altri appartenenti alla redazione! Fui invitato, dal caporedattore ad interessarmi alla cosa: invitai più volte quella "persona" (sempre lo stesso "amico") ad un incontro col caporedattore del sito, manifestandogli la piena disponibilità anche a sostenere le sue tesi! Tutto ciò che ne ricevetti fu un "vaffa....."!
Al che lasciai perdere questo discorso!
"Non contento però di come stavano le cose" accettai il suo invito non solo a collaborare coi suoi blog, ma anche a crearne dei miei! Inviai materiale, molto del quale mai pubblicatomi!
L' unico comunque ad averne "beneficiato di tutto ciò" (della mia collaborazione ai blog) è stato soltanto lui: a dimostrazione di ciò resta il fatto che, dopo avermi "eliminato" dal blog a cui ero stato aggiunto come co-autore, non ha provveduto a cancellare tutti i post che dimostrano tutta la mia volontà a dargli un aiuto!
Il fatto che ero co-autore del blog mi avrebbe potuto portare a condurre varie "azioni", anche "giustificate" dai fatti e avvenimenti degli anni passati, ma che non ho provveduto a fare, a dimostrazione della correttezza, onestà e disponibilità che ho sempre dimostrato verso gli altri, e per le quali ho sempre ricevuto pugni nello stomaco e m...a in faccia!
La "giustificazione" della mia eliminazione sta nel fatto di aver esposto sul "vecchio" sito la mia reticenza a continuare ad essere un "burattino silenzioso", così come mi hanno sempre voluto!
Il link, per poter accedere alla pubblicazione del mio post sul "vecchio sito" è:
http://www.destraitaliana.eu/news/la-divisione-in-clan.php
Pubblicato da Alfredo Scafuri
martedì 22 luglio 2008
RICOMINCIA!
Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
non lasciarti portare dai giorni e dai tempi,
ricomincia!
Se la vita ti sembra troppo assurda,
se sei deluso da troppe cose,
e da troppe persone,
non cercare di capire il perché,
ricomincia!
Se hai provato ad amare ed essere utile,
se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
non lasciar là un impegno assolto a metà,
ricomincia!
Se gli altri ti guardano con rimprovero,
se sono delusi da te, irritati,
non ribellarti, non domandar loro nulla,
ricomincia!
Perché l' albero germoglia di nuovo dimenticando l' inverno,
il ramo fiorisce senza domandare perché,
e l' uccello fa il suo nido senza pensare all' autunno,
perché la vita è speranza e sempre ricomincia!
Pubblicata da Alfredo Scafuri
NUOVA RUBRICA!
Inauguriamo, col post che seguirà, la sezione delle "poesie di Pellezzano libera"! Ogni eventuale collaborazione è ben accetta!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
mercoledì 2 luglio 2008
AGGIORNAMENTI EFFETTUATI!
La redazione del blog "Pellezzano libera" avvisa gli utenti che ha risistemato il blog in questione. La nuova rubrica (il "diario di bordo") riprende un po' i vecchi post già pubblicati e, a breve, sarà aggiornata ed arricchita con nuove pubblicazioni!
La nuova rubrica è rivolta a tutti gli internauti che abbiano qualcosa da raccontare o voglia di raccontarsi ed è a scelta di chi invia materiale se voler essere nominati come autori dei post inviati oppure rimanere anonimi: basta specificarlo nella mail che inviate!
Chiunque voglia pubblicare qualcosa su "Pellezzano libera" può inviare un proprio post o anche un breve pensiero all' e-mail: alfredo_scafuri@libero.it
Pubblicato da Alfredo Scafuri
domenica 15 giugno 2008
VEDI NAPOLI ... E POI MUORI!
Viste le immagini e tutto ciò che di questi tempi giornali, telegiornali e quant' altro fa infomazione ci propinano, sembra che il detto, ripreso nel titolo, stia diventando, se non lo è già, la verità!
Pubblicato da Alfredo Scafuri
Foto riprese dai siti di Napoli Affari, America Oggi, Quotidiano.net, Italia Estera.net, La Stampa
venerdì 13 giugno 2008
IL LAVORO AL SUD ITALIA
Per chi è disoccupato, in Italia, e specialmente al Sud, risulta sempre più arduo trovare un lavoro. Lavoro che si può tradurre come segue: rapporto di lavoro a nero, (ir)regolare o regolare.
Nella prima ipotesi (il lavoro nero) sembra sia sempre più diffuso al Sud: non a caso ci si ritrova a dover fare i conti con una classe imprenditoriale rivolta sempre più a questo tipo di pratica. Oppure ad avere persone alle proprie dipendenze con un contratto che è solo uno "specchietto per le allodole" (seconda ipotesi, il lavoro (ir)regolare): ciò che è successo a me nell' estate scorsa (2007), dove di tutto ciò che era inserito nel contratto che ho firmato è rimasto solo sulla carta, ma non applicato al rapporto di lavoro posto in essere (da vedere "La mia esperienza lavorativa dell' estate 2007", pubblicata sul blog pellezzanolibera.blogspot.com).
Il lavoro regolare, invece, sembra sempre più una chimera, un qualcosa lontano anni luce dal mondo di oggi.
Di cose strane ne succedono, comunque.
Come nel caso del 2005: nel mese di novembre di quell' anno fui contattato da un' agenzia di lavoro temporaneo (o interinale) per un corso di formazione rivolto ad un' assunzione a breve termine. All' epoca era in fase di apertura un grosso centro commerciale quì, in provincia di Salerno. Così, c' era bisogno di reperire personale, o almeno formarlo, per l' eventuale inserimento (il corso fu finanziato dal Fondo delle imprese temporanee Forma.temp).
Fui contattato per questo corso di formazione, a cui partecipai. Questo corso di formazione (5 giorni di durata avente come figura in uscita quella di cassiere grande distribuzione) fu svolto all' inizio di dicembre. A seguito del corso, dovemmo produrre anche il libretto sanitario (costo 26,65 €), poichè serviva.
Dalla fine del corso, l' assunzione (prevista per la fine dello stesso mese) fu fatta dopo due mesi (a febbraio 2006).
Del corso, che prevedeva come figura in uscita quella di cassiere grande distribuzione, non ne fu tenuto conto: anzi, mi fu fatto un contratto come scaffalista, durata 11 giorni e dopo due giorni fui mandato via.
Casi strani: oltre quello appena descritto, vi è il fatto che dei 200 ragazzi che eravamo a fare il corso di formazione, sembra che in quell' ipermercato non ne lavori proprio nessuno.
Questo è uno dei tanti episodi a cui dare una risposta adeguata è abbastanza difficile.
Pubblicato da Alfredo Scafuri
giovedì 29 maggio 2008
GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE
In questo periodo si sta cercando, un passo alla volta, di portare a compimento il percorso che dovrà approdare alla definitiva costituzione di un gruppo comuale di Protezione Civile.
E' prevista la possibilità, per i Comuni con pochi abitanti, di un gruppo unico sotto il controllo di più comuni.
La celerità italiana anche in questo senso è spaventosa: ci son volute molte tragedie, tra cui il terremoto del 23/11/1980 che ha colpito la nostra zona, e molti morti affinchè nel 1992 si arrivasse all' approvazione definitiva di una legge dello Stato, che istituiva di fatto la Protezione civile. Il tutto restava sulla carta, comunque.
Ci son voluti, tanto per pensare di dare riscontro effettivo ed operativo a quella legge, altri gravi episodi:
- il terremoto che colpì le regioni Marche ed Umbria alla fine del settembre 1997;
- la sciagura che colpì la Campania (Sarno, Quindici) nel maggio 1998;
- la tragedia del Molise e tante altre, con relativi morti.
Non averla vuol dire essere esposti al rischio morti, proprio come nei casi sopracitati.
Avercela, vuol dire avere la possibilità, sul territorio, di effettivi gruppi di sostegno ai soccorsi, o dei veri e propri gruppi di soccorritori in caso di calamità.
Tali gruppi, se non possono mettere le mani avanti per evitare le calamità, almeno possono limitare i danni, e magari evitare qualche morte.
Comunque sia, il nostro Comune si sta organizzando ed io ci sono.
Pubblicato da Alfredo Scafuri
CURIOSITA' (?)
In Sudan, un "ladro di bicicletta" viene condannato ad una pena non proprio adeguata al tipo di reato commesso: infatti, il soggetto resosi responsabile del furto di una bicicletta viene ucciso.
Dato il Paese in cui è avvenuto tale episodio (Sudan), non sarebbe una stranezza vera e propria se non per il modo in cui è avvenuto tale omicidio: infatti, l' autore del furto viene "giustiziato" con un "lanciatore di granate a razzo" (nel linguaggio comune, un bazooka).
Veramente un bel modo di eliminare i reati e chi li commette!
Potrebbe essere un modo di debbellare tali fenomeni anche in Italia? Non solo per furtarelli di questo tipo, ma per cose ben peggiori! E se per il furto di una bicicletta si usa un bazooka, per reati del tipo stupri o sfruttamento sessuale dei minori cosa ci vorrebbe?
Pubblicato da Alfredo Scafuri
martedì 13 maggio 2008
LA MIA ESPERIENZA LAVORATIVA DELL' ESTATE 2007
Tutto inizia a fine giugno, quando trovo un annuncio di lavoro di un' agenzia di lavoro temporaneo, o interinale che dir si voglia.
Quest' agenzia cercava per la stagione estiva 2007 una figura di lavapiatti.
Mi candidai a quest' annuncio (ciò avveniva in data 28/06/2007 nel pomeriggio). Vengo contattato il giorno dopo, 29/06, di mattina, per un primo cenno di disponibilità, e poi nel pomeriggio verso le ore 13:30, per comunicarmi che dovevo passare in agenzia, per firmare il contratto. Ero felice, finalmente, di andare a lavorare "con un contratto regolare", dato che qui, a Salerno e provincia, o lavori in nero o non hai molte possibilità di trovare un impiego, piuttosto direi quasi nulla.
Il contratto prevedeva una giornata lavorativa di 8 ore giornaliere, divise su tre turni, con 2 giorni di riposo settimanali, con vitto e alloggio compreso.
Iniziai a lavorare il 30/06, presso un complesso turistico di Casalvelino Marina (SA). Ben presto, però, ho avuto un' amara sorpresa: la giornata lavorativa si componeva non di otto ore giornaliere come da contratto, ma di 11 ore e mezza giornaliere nel migliore dei casi, che arrivavano anche a tredici, senza distinzione di sabati, domeniche o giorni della settimana.
Quando sono andato a firmare il prospetto delle ore lavorate nel mese di luglio (altra cosa strana, perchè mi sarebbe spettato un foglio di presenza da compilare, così come specificato nel contratto, foglio di presenza che non mi è stato mai consegnato). Tale foglio di presenza veniva compilato in direzione.
Nel dare uno sguardo "al foglio presenze che mi avevano compilato", noto qualcosa di strano: le giornate di lavoro sono passate da 5 a 6, le ore lavorate dalle 11 / 13 giornaliere a 7, nonchè i giorni di riposo sono solo le domeniche che non ho mai fatto. Chiedo spiegazioni.
Il direttore mi apostrofa: "Così è, se ti conviene è bene, se no te ne vai". Lo dico allo chef, ciò che mi era capitato, in quanto si prefiggeva di organizzare la cucina, perchè a suo dire, come di altri, il direttore non capisce nulla, ma mi viene data la stessa risposta.
Nell' informare di ciò l' agenzia, la mia richiesta non viene proprio presa in considerazione. Lo stesso mi capita anche per il mese di agosto. Guarda caso, però, il direttore si licenzia giusto qualche giorno prima che io andassi via e prima di firmare il prospetto del mese di agosto. In tale prospetto mi vengono tolti 14 giorni dai 30 totali, poichè a dire della vicedirettrice, in quei giorni io non avrei lavorato.
Qualche dato ve lo do: ho lavorato per 53 giorni, ne ho avuto pagati 42; 9 erano i giorni di riposo fatti, me ne risultano 19. Tanto per fare un altro esempio, ho lavorato per oltre 320 ore nel solo mese di luglio, me ne risultano appena 172. Adesso mi chiedo: chi ha bisogno di lavorare, può essere trattato in questo modo?
Per portare un po' di soldi a casa ed "aiutare la baracca", si può essere trattati come degli schiavi?
E' già difficile trovare "un lavoro regolare" qui a Salerno, ma "se questo è un lavoro regolare ...
Pubblicato da Alfredo Scafuri
martedì 29 aprile 2008
CENNI STORICI SUL COMUNE DI PELLEZZANO
L’ attuale territorio del Comune di Pellezzano ha vissuto tutta la storia del Meridione, dalla civiltà degli Etruschi a quella greco -
lucana, come dimostra il complesso archeologico di Fratte, dall’ avvento dei Picentini alla dominazione romana, come testimoniano la villa romana di Sava ed i vari rinvenimenti in tutta la valle, dalle invasioni barbariche alle incursioni saracene, dalla dominazione longobarda a quella borbonica.
Col passare dei secoli in queste terre si erano formati cinque distinti Casali incorporati nell’ Università di Salerno (Università si diceva allora in luogo di Comune).
L’ origine di questi Casali è da collegarsi alle guerre gotico-bizantine, alle incursioni barbariche ed alle lotte longobarde e normanne, quando, per ragioni di sicurezza, gli abitanti della costa trovarono rifugio nell’ entroterra ricco di boschi e di anfratti. I Casali pagavano all’ Università di Salerno tasse salate, senza avere concreti vantaggi.
Da un bilancio dell’ anno 1472 si rileva che l’ Università aveva stanziato per i Casali la irrisoria somma di 15 ducati e 3 canini, per cui essi erano costretti a provvedere a proprie spese alle opere di pubblica utilità. Principalmente per questo motivo fu inoltrata una istanza per la separazione dall’ Università. L’ istanza venne accolta dal Consiglio di Intendenza della Provincia e
nel dicembre del 1819 nacque il Comune di Pellezzano.
Prevalentemente agricolo in passato, con notevole attività anche nella pastorizia, Pellezzano ha visto nascere e svilupparsi l’ arte qualificata della lana e della concia delle pelli. E’ indicativo che nello stemma del Comune sia raffigurata una pecora su un pettine. Oggi l’ attività agricola è notevolmente ridotta e l’ arte della lana è scomparsa del tutto, ma c’ è una grossa presenza di
imprese di costruzioni, soprattutto dopo il sisma del 1980, una marcata presenza artigianale ed industriale nei settori del legno, del marmo e del ferro e numerose attività commerciali.
Il Comune è diviso in cinque frazioni: Pellezzano Capoluogo, Capezzano, Cologna, Coperchia e Capriglia.
DA VEDERE
Chiesa di Sant’ Anna in Pellezzano Capoluogo
Chiesa di Capriglia con il suo bel campanile
Chiesa di San Nicola di Bari a Coperchia
Un discorso a parte merita l’ Eremo dello Spirito Santo sulla collina omonima tra Capriglia e Pellezzano, di antica costruzione, forse perfino medievale. Fu Convento degli Agostiniani di Collereto. Attualmente è completamente ristrutturato.
EVENTI E MANIFESTAZIONI
Famosa a Pellezzano la sagra del Sciusciello, un particolare pane dal sapore squisito con imbottitura di salame e prosciutto
Sagra degli gnocchi a Coperchia
Sagra della “Sfiziosella”, una pizza con salame piccante a Capriglia
Pubblicato da Alfredo Scafuri
Informazioni storiche tratte da "SEGUENDO ULISSE" SITO: http://www.turismocampania.net/localita/pellezzano/pellezzano.htm
giovedì 24 aprile 2008
PARCO URBANO DELL' IRNO: LA NOSTRA FOGNA A CIELO APERTO
Nel mese di ottobre 2007 (venerdì 12), mentre costeggiavo i laghetti (così vengono appellate comunemente le vasche di decantazione che istituzionalmente costituiscono il "Parco Urbano dell' Irno", al confine tra i comuni di Pellezzano e Baronissi), mi accorgo che vi è qualcosa di anomalo: una schiuma bianca attira la mia attenzione!
Dopo averci riflettuto un po', prendo il cellulare e chiamo il 1515 (Corpo Forestale), al cui operatore lascio le informazioni che mi vengono richieste. Mi richiamano dal centro più vicino per meglio organizzarsi!
Il lunedì successivo (15 ottobre) leggo su un giornale locale che sia il Corpo Forestale che le guardie venatorie erano intervenuti per gli opportuni prelievi, che avrebbero dovuto portare a scoprire l' origine di quella schiuma, altri ne furono fatti durante quella settimana.
Si scopre così che vi era stato sversato liquame proveniente dal collettore generale fogne, causa lavori di manutenzione, ed il tutto era stato trasformato in un enorme fogna a cielo aperto: sversamento che è durato almeno fino a dicembre.
Lì vi erano stati immessi pesci d' acqua dolce, da parte di gente locale appassionata di pesca, pesci che, date le condizioni, si erano riprodotti in gran numero. Così come avevano trovato le condizioni favorevoli: degli aironi, che nidificano in zona sugli alberi (pioppi) prospicienti tali laghetti, delle oche, da cortile ma liberate vicino all' acqua, gallinelle d' acqua e non raramente si vedeva qualche martin pescatore.
Circa una settimana dopo la mia chiamata (ma il tutto, secondo quanto sono venuto a conoscenza, era iniziato giovedì 11 ottobre), la Protezione Civile locale interviene per pulire la superficie dei laghetti, a causa della moria di pesci.
Non bastavano i problemi!
Già durante la loro costruzione, violente pioggie hanno portato ad un ingrossamento sproporzionato del fiume Irno (grazie anche agli ostacoli incontrati) e che causò l' allagamento di Corso Vittorio Emanuele a Salerno; poi l' uso di sostanze chimiche portò, circa due anni prima, ad una prima moria di pesci (sostanze di dubbia legalità, usate per distruggere le "lentiggini", fiori dei pioppi, piante che trovano posto al centro dei laghetti); ultima situazione, ma peggiore in termini di distruzione ambientale, quella appena descritta.
A tutto ciò però va aggiunta l' esplosione del numero di zanzare, che in estate si avverte abbastanza (media uccisioni: 20 a notte prima di potersi addormentare con una certa "tranquillità"), ma che è resa più grave dal fatto che in zona si è avuta una moria di cani dovuta alla leishmaniosi.
Tale malattia è mortale per i cani, ma può esserlo anche per l' uomo; secondo ricerche fatte su internet, tale malattia si può trasmettere per contatto (cioè se una persona entra in contatto col sangue di un cane infetto) oppure tramite vettore (un insetto che trasporta il virus da un soggetto infetto ad uno sano).
Le comuni zanzare possono essere vettori di tale malattia: la trasmissione può avvenire da animale ad animale o da animale all' uomo!
Pubblicato da Alfredo Scafuri