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martedì 23 dicembre 2008

DAL WEB

Lentamente muore chi diventa schiavo dell' abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all' errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l' incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l' amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l' ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

P. Neruda

Nell' esplorare il web, mentre cercavo delle informazioni su un' azienda che mi ha invitato ad un colloquio conoscitivo, mi sono imbattuto in questa poesia: essa mi ha colpito talmente, che ho sentito la necessità di riportarla nel mio "diario di bordo".
Il link è: http://www.bipmarketing.it/consiglidiautore.html

Pubblicato da Alfredo Scafuri

domenica 21 dicembre 2008

SALUTI!

La redazione del blog Pellezzano Libera saluta chi ha sempre seguito il blog costantemente, anche in questo periodo di pausa! Si avvisano i lettori di questo blog che prossimamente si provvederà ad aggiornarlo! Restate in attesa ...

ALFREDO SCAFURI

venerdì 26 settembre 2008

DETTI POPOLARI!

Vengono dati, ai lettori del blog, due "spunti di riflessione"!
Nella categoria "diario di bordo" troveranno posto, da oggi, anche delle massime come quelle che vi presento!


"Prima di fare del bene, misura se il male che ne deriva lo puoi sopportare"!

"Il denaro non rende felici, ma calma molto .... molto i nervi"!


Pubblicato da Alfredo Scafuri

lunedì 22 settembre 2008

FACCIA DI UNA MELA MORSA

Nel viaggiare nel meraviglioso mondo di internet, mi sono imbattuto in questa poesia!
Riprendo un detto popolare: questo rappresenta una parte della cultura popolare che non possiamo e non dobbiamo dimenticare!


Facci ri nu milu
Faccì ri nu milu muzzicatu
ti puzzano acciri a ti e a chi te crisciuto
vulivi je facennu lu giuvani avantatu,
vulivi burlà a me e non me futtutu
a te tri cosi su preparati:
la chiesa, li cambani e lu tavutu.

Traduzione
Faccia di una mela morsa
ti possono uccidere a te e a chi ti ha allevato,
volevi andar facendo il giovane vanitoso,
volevi burlarmi, ma non cui sei riuscito,
per te tre cose sono preparate:
la chiesa, le campane e la tomba.


Pubblicata da Alfredo Scafuri
Tratta dal sito http://www.comune.montano-antilia.sa.it