Google

giovedì 1 ottobre 2015

Un giorno ...

Un giorno, chissà quando, questo mondo cambierà: non so quante vite occorreranno prima di poterlo vedere! Qualcuno sostiene che dopo la morte di questo corpo, non ci sarà un Paradiso o un Inferno, ma ci si reincarna rimanendo su questa Terra: chissà, potrebbe essere vero, forse no.
Un giorno vorrei vedere sto mondo cambiare. Tanto.
Mi piacerebbe vedere gli spacciatori farsi le valigie e andarsene lontano, esiliati, dal luogo in cui si sono resi responsabili di tali nefandezze! Solitamente, questi nascono, vivono e muoiono nello stesso posto, quasi indisturbati, qualcuno li assume a spese di tanti coglioni che ancora credono alle favole! Purtroppo, ho elementi per poter affermare ciò: in Italia, addirittura, gli spacciatori, i più fortunati, arrivano in Parlamento (a Roma, non a Forlimpopoli, con tutto il rispetto), nominati senza essere votati, male che va, una municipalizzata, soprattutto da noi al Sud Italia, la trovi che t'assume!
Mi piacerebbe vedere sindacalisti che realmente sono a favore degli operai, combattono per essi, per quelli "giusti": beh, purtroppo, chissà quanti realmente lo fanno! A Salerno, si dice mezza verità: prendiamo per esempio la questione delle MCM: sono ormai fallite da anni, operai a casa, sindacalisti anche, gli stabilimenti, ormai nelle mani degli Enti Locali, smantellati. Ma chissà come ex sindacalisti riescono ad acquistare appartamenti da 450.000 € (con un po' di "ricerca" sul territorio è facile risalirci), mentre quegli operai niente casa, se va bene forse quella popolare! Giusto per fare un esempio.
Mi piacerebbe tanto che da Palermo a Milano, da Torino a Trieste, potessimo avere tutti le stesse condizioni: nascere, crescere potendo effettivamente rincorrere i nostri sogni, realizzarli! Se solo potessimo avere le condizioni per poterlo fare! A tanti, questa possibilità viene negata! E si è purtroppo costretti a partire, una forma di deportazione indotta, ci si crea le condizioni affinché si sia infelici altrove, ci dicono che è giusto che sia così! Ci si trova a dover combattere con la presunzione di chi nasce, vive e muore nello stesso posto, col lavoro garantito a vita, facilmente riesce o dovrebbe trovare le condizioni per star tranquillo, spaccando i coglioni a coloro i quali hanno dovuto subire una marea di mortificazioni, oltre il fatto di doversi fare le valigie e andarsene, per ritrovarsi in luoghi che mai e poi mai riuscirebbe a trovare neanche sulle cartine geografiche.
Un giorno vorrei vedere gli evasori farsi le valigie e mandati in esilio, fuori dai confini amministrativi di questo Stato - clown: purtroppo, chissà quando ancora bisogna attendere ciò! Per mia sfortuna, un padre evasore non ho potuto permettermelo, ed è per questo che non ho mai avuto la possibilità di avere soldi in tasca (i Ligresti sì, che chissà perché dalla Sicilia, che non è vicino l'Austria, partono in direzione Milano, dico Milano, non Milazzo (con tutto il rispetto), permettersi di far scomparire qualcosa come 600 milioni di euro (giusto pochi spiccioli), ma anche banchettare con un prefetto, poi nominato addirittura ministro, senza passare per le urne), poter decidere io se e cosa studiare, farlo partendo dal mio luogo di nascita, potendo partire consapevolmente che si sarebbe andato avanti anche senza di me, potendo effettivamente inseguire i miei sogni, e realizzarli!
Chissà quando avrò la possibilità di vedere che i sindacalisti combatteranno anche per mio padre: uno che ha denunciato gli imbrogli che avvenivano sulle compagnie d'assicurazioni, ma ha perso il lavoro, dopo 10 anni di procedimento penale, costruitogli appositamente da un maresciallo dei Carabinieri, di stanza a Nocera (tale Martone, doppio lavoro, oltre lo stipendio da Maresciallo dell'Arma, lavorava per alcune compagnie di assicurazioni come informatore, facendo però figurare la moglie)! A proposito, assolto dall'accusa principale, per altri capi d'imputazione era intervenuta la prescrizione ( il giudice non si è mai accorto, in dieci anni che la "parte offesa" non si è MAI presentata ad alcuna udienza), quindi nessun risarcimento possibile! QUANDO qualcuno si accorgerà di questo e finalmente potrò anche io avere un minimo di vita normale? Beh, non è che quando lavorava, avessi una vita che si potesse dire del tutto normale: papà per questioni lavorative faceva 350 km quasi ogni giorno, a volte non esistevano sabati e domeniche, e a sera, quando cercavo finalmente qualcuno che fosse mio padre, mi ritrovavo uno che aveva i coglioni che gli giravano! In tanti, tutti, l'unica cosa che riuscivano a notare era il fatto che cambiasse un'auto l'anno: nessuno però si sorbiva le rotture di coglioni! E 10 giorni l'anno di vacanza, tanti erano, non bastavano certamente a ridarci quei 355 in cui non si riconosceva! Però, almeno faceva il suo lavoro, l'aveva scelto e incassava per noi!
Ma per questo doveva pagare!?!
Per tal signori, i sindacalisti, la merda sono quelli come me, come mio padre: quando a Gorizia mi è stato chiesto di far sciopero, al mio rifiuto questo fu la definizione che mi fu affibbiata: due sigle CGIL e CISL! No comment!
Beh, oltretutto quì mi ritrovo sommerso in un mare di carte, buono ???, non l'ho potuto scegliere, non era e non è ciò che sognavo e volevo! Volevo un papà che me lo consentisse, che mi potesse far scegliere che se, cosa studiare, cercarmi un lavoro in base ai miei studi: nessuno nasce esperto, nessuno studia gratis, chiunque paga, sia se nasce al Nord, sia se nasce al Sud, già quando si va a fare la spesa al supermercato! Sognavo l'America, sognavo New York, sognavo di studiare, partire con una base, per poi fare esperienza lì, migliorare per rimanerci, lasciando "casa a posto", sognavo di raggiungere un amico lì, che adesso vive a Long Island, in 13 anni via dall'Italia ce l'ha fatta! Io purtroppo sono dovuto rimanere quì a sognare. Aspettando di sistemare tutto e partire.
Aspetto ancora quello Stato, di cui mi ha spaccato tanto le scatole mio papà, sistemare ciò che quei suoi rappresentanti hanno rotto, sto aspettando i sindacalisti far sciopero per lui, prima di definire me una merda perché non sciopero con loro, sto aspettando, che tutti possiamo avere uguali possibilità ognuno a casa sua, onde evitare malumori, sto aspettando che gli spacciatori, finalmente, li si butta nel Vesuvio o nell'Etna (perché solo così si può risolvere un po' di problemi), così come chi evade, chi imbroglia! Aspetto ... e sogno!

Pubblicato da Alfredo Scafuri

Nessun commento:

Posta un commento