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sabato 23 ottobre 2010

Che schifo!

498 deputati contro l' eliminazione del vitalizio che a noi Contribuenti costa 150 milioni l' anno (circa 291 miliardi di lire)

Cosa ne dite?

Il giorno 21 settembre 2010, il Deputato Antonio Borghesi, dell' Italia dei Valori, ha proposto l' abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura, in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.

Indovinate un po' come è andata a finire!

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :

Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’ idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’ anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’ è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’ INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’ arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’ Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’ anno.

Non ne hanno dato notizia ne radio, ne giornali, ne Tv OVVIAMENTE. Facciamola girare noi!!!



"Forse, per risparmiare, è molto meglio mandar via i precari dalla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Gente che non ha nessun diritto, che vive lontano dalla famiglia, dalla propria terra e da tutto! Non si può far neanche domanda di trasferimento perchè questa politica non è capace di dare risposte neanche su questo: e meno male che ci si proponeva di risolverli i problemi, invece, ciò che hanno risolto sono i problemi delle loro tasche! E nonostante tutto, nonostante le richieste di trasferimento che si stanno valutando risalgono al 1998, nonostante il disagio nei vari uffici è palese, nonostante si creano false speranze ed aspettative mai neanche prese in considerazione, ci si trova "sempre un Brunetta" che rompe pure i co.....i.
E dopo tutto questo, non manca certo uno Stato che strozza i cittadini con le sue tasse ... Ma in queste condizioni, con questo stato e questa classe politica, meglio essere camorristi!"

Pubblicato da Alfredo Scafuri
(il testo gira in rete)

martedì 15 giugno 2010

SI RIPETE DI NUOVO?

Sembra che il "Parco Urbano dell' Irno" non debba avere pace!
Dopo le segnalazioni fatte dal sottoscritto, alla Forestale prima, e su questo blog in seguito (http://pellezzanolibera.blogspot.com/2008/04/parco-urbano-dell-irno-la-nostra-fogna.html), e che aveva anche ricevuto una sorta di risposta da parte del Comune di Pellezzano (come riportato all' indirizzo http://pellezzanolibera.blogspot.com/2009/04/parco-urbano-dell-irno-le-precisazioni.html), compare adesso un altro inquietante avento.
E' stata pubblicata ieri, sul Corriere del Mezzogiorno (ed anche on line all' indirizzo http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/14-giugno-2010/sversano-liquami-fogne-comunali-nell-oasi-pellezzano--1703194286679.shtml)
la notizia di due denunciati per reati ambientali!
Si attende, almeno stavolta, che qualcuno paghi per i propri sbagli!

Pubblicato da Alfredo Scafuri

lunedì 14 giugno 2010

LA SOLITA POLITICA ...

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D' Alia (UDC) identificato dall' articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l' articolo nr. 60.

Il senatore Gianpiero D' Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta".
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all' estero; il Ministro dell' Interno, in seguito a comunicazione dell' autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l' interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L' attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l' istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l' istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all' odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l' unica informazione non condizionata e/o censurata.

Vi ricordo che il nostro è l' unico Paese al mondo dove una media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa media company, guarda caso, è Mediaset.

Quindi il Governo interviene per l' ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d' interessi.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l' istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di normalizzare con leggi di repressione internet e tutto il istema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.

Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c' è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.


MAIL RICEVUTA DA SANDRO PIERDOMENICO IN DATA 11/06/2010
PUBBLICATA DA ALFREDO SCAFURI

venerdì 14 maggio 2010

«Salerno prima in Italia per numero di bandiere blu»

«Se la Campania ottiene il quinto posto nella classifica stilata dalla Foundation For Environmental Education è grazie alla provincia di Salerno, prima in Italia per numero di bandiere blu. Le coste salernitane si confermano quelle che vantano i maggiori riconoscimenti con ben 11 bandiere blu su 12 assegnate alla Campania». Lo dichiara il Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli, commentando il prestigioso riconoscimento che certifica la qualità ambientale e turistica delle coste per l’anno 2010. «L’Amministrazione provinciale che presiedo – afferma Cirielli- sin dal suo insediamento, grazie anche all’impegno dell’Assessore Giovanni Romano, è stata sensibile alla salvaguardia del territorio costiero e della risorsa mare, istituendo il “Tavolo Blu”, al quale partecipano tutti i Sindaci dei Comuni costieri e i rappresentanti di organi, enti e istituzioni che hanno competenza in materia di tutela del territorio. La classifica – conclude Cirielli - riconosce l’attenzione delle amministrazioni locali verso le politiche dell’ambiente, volano per un concreto sviluppo turistico del nostro territorio».

INFO TRATTA DAL SITO DELLA PROVINCIA DI SALERNO www.provincia.salerno.com
PUBBLICATO DA ALFREDO SCAFURI

venerdì 26 marzo 2010

Il "Modello Salerno" per la gestione del ciclo integrato di smaltimento dei rifiuti



24/03/2010 - Il Comune di Salerno tra le “Italian Urban Best Practices” parteciperà all’ Expo 2010 di Shangai. In mostra le eccellenze raggiunte in campo ambientale.
Il Comune di Salerno, insieme ad altri undici comuni con popolazione compresa fra i 20.000 ed i 250.000 abitanti, è stato inserito dal Ministero dell’ Ambiente tra le “Italian Urban Best Practices” che presenterà in occasione dell’ Expò 2010 di Shangai (dal 1° maggio ed il 31 ottobre 2010), dedicato al tema della sostenibilità urbana “Better City, Better Life”.
L’ Expò Bureau di Shangai, nell’ ambito della “Urban Best Practices Area”, ha messo a disposizione del Ministero uno spazio espositivo che consentirà di presentare, attraverso filmati e stampati, le “eccellenze” delle città italiane “Sustainable Cities in Italian Style”.

Salerno è stata selezionata tra le città italiane che hanno realizzato in questi anni interventi significativi in tema di ambiente, clima ed energia rinnovabile con contenuti tali da potere essere considerati buone pratiche e meritare una adeguata diffusione.

Pubblicato da Alfredo Scafuri
Info tratte dal sito http://www.comune.salerno.it